Noviziato, un percorso di profonda crescita spirituale
Il noviziato è un tempo di formazione in cui il novizio sperimenta e assimila i valori della vita carmelitana, chiedendo di far esperienza della vita comunitaria dell’Ordine nel desiderio di seguire Cristo nella via della castità, della povertà e dell’obbedienza.
Chiedo di fare esperienza
Il noviziato è un tempo di formazione della durata di dodici mesi, in cui il novizio sperimenta e assimila i valori della vita carmelitana.
I candidati chiedono durante questo tempo di formazione di far esperienza della vita comunitaria dell’Ordine nel desiderio di seguire Cristo nella via della castità, della povertà e dell’obbedienza.
Pertanto come Carmelitani, viviamo in ossequio di Gesù Cristo e desideriamo servirlo fedelmente con cuore puro e retta coscienza, impegnandoci nella ricerca del volto del Dio vivente nella preghiera, nella fraternità e nel servizio al prossimo sotto la protezione e la guida della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo che veneriamo come Madre e Sorella.
I punti di riferimento nella formazione dei novizi sono la sequela di Cristo secondo il carisma dell’Ordine, lo studio della Regola, la conoscenza della vita e degli scritti dei santi carmelitani.
Il noviziato inizia con il rito di ammissione, una celebrazione molto semplice, sobria, e riservata alla comunità religiosa, nella quale i novizi ricevono l’abito dalle mani del Padre superiore Provinciale. Il principale responsabile del processo formativo è il Padre maestro, che nel suo compito è assistito e coadiuvato da tutta la comunità formativa che è coinvolta e collabora attivamente al percorso di formazione.
Un cammino di grazia e di crescita nella Verità
Il novizio è formato: alla vita di preghiera, sia in forma personale (orazione) che comunitaria (liturgia delle ore) con particolare accento alla meditazione della Sacra Scrittura (lectio divina); all’obbedienza, intesa come affidamento alla volontà di Dio, dei superiori e come rinuncia alla gestione autonoma della propria vita; alla vita di castità, dono di Dio, manifestazione di amore indiviso per Cristo e donazione di sé stessi ai fratelli; al valore della povertà, nella quale il novizio si distacca progressivamente dalle cose, dalle persone e da sé stesso; al lavoro e al servizio, visto come grazia, partecipazione all’opera creatrice di Dio, mezzo di sostentamento, nonché amore alla casa e alla fraternità. Inoltre i novizi sono formati anche sotto l’aspetto umano, anche con l’aiuto di esperti, allo scopo di comprendere la propria interiorità, aprirsi all’ascolto dei fratelli e saper instaurare un dialogo costruttivo col prossimo.
La formazione del novizio viene vissuta in un ritmo ordinato di vita, che prevede al mattino alcuni insegnamenti e il lavoro manuale e al pomeriggio un prolungato tempo di solitudine per la preghiera contemplativa. Non mancano esperienze di accoglienza e di servizio.
Il noviziato termina (se il novizio è ritenuto idoneo alla vita carmelitana) con il rito della professione temporanea dei voti, emessa in un contesto di fraterna partecipazione e caratterizzata soprattutto dal rendimento di grazie al Signore.
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I novizi di oggi saranno i Frati e i Sacerdoti carmelitani di domani…
Se lo desideri, puoi contribuire con il tuo aiuto spirituale e materiale alla formazione dei nostri giovani.
Nel Vangelo Gesù ci invita a pregare il Signore della messe, perché mandi operai nella sua messe (Mt 9,38).
Anche tu puoi pregare per loro durante la tua giornata; puoi far celebrare una S.Messa per la loro maturazione, il loro discernimento e la loro perseveranza…
Se desideri anche sostenerli materialmente puoi aiutarli con un’offerta al
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causale: Formazione dei novizi carmelitani
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Carmelitani Scalzi
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